Microgrid Rifasamento Risparmio energetico

Rifasamento tramite fotovoltaico

Si definisce rifasamento qualsiasi provvedimento adoperato per aumentare (o come si dice comunemente migliorare) il fattore di potenza (cosφ, ovvero il coseno dell’angolo compreso tra il fattore di tensione e quello di corrente) di un dato carico, allo scopo di ridurre, a pari potenza attiva assorbita, il valore della corrente che circola nell’impianto.

Lo scopo del rifasamento è soprattutto quello di diminuire le perdite d’energia e di ridurre l’assorbimento di potenza reattiva proporzionalmente ai macchinari e alle linee esistenti in un sito industriale.

Chiarito quanto sopra aggiungiamo che è in atto, per direttive europee, un percorso inarrestabile di chiusura delle centrali a carbone con l’apertura di nuovi scenari tra cui il tema della sostituzione della reattiva che verrà a mancare dai grandi gruppi centralizzati a favore di una reattiva proveniente dagli impianti fotovoltaici distribuiti.

  1. Le grosse centrali supplivano egregiamente alla regolazione della rete tramite immissione di potenza attiva e reattiva atte a fornire i servizi ancillari per mantenere il sistema elettrico in sicurezza;
  2. Da anni si assiste all’incremento delle rinnovabili anche per ridurre l’emissione di CO2 e arrivare ad avere un impatto minore e più sostenibile  sull’ambiente  che ci circonda;

Come possiamo gestire la mancanza di reattiva?

Un modo per supplire la mancanza di reattiva sarebbe quello di installare degli statcom, che usano la sola elettronica di potenza senza condensatori come elemento per rifasare, in punti nevralgici della rete e gestire le esigenze necessarie oppure si potrebbe utilizzare la potenza reattiva che ci arriva gratis ( perché come vedremo non perdiamo potenza attiva ) dalle installazioni distribuite di impianti fotovoltaici.Rifasamento con PV

Poichè la produzione da fotovoltaico tendenzialmente non è mai al massimo abbiamo una P disponibile ( come da grafico sopra indicato spostandosi a destra o a sinistra – sull’asse delle ordinate ho la potenza attiva e sull’asse delle ascisse  ho la potenza reattiva) senza diminuire la potenza attiva e ciò ci consente di avere delle Q libere sia per rifasare i carichi che per regolare la tensione potendo immettere o assorbire reattiva dal sistema.

Di fatto il fotovoltaico è un generatore statico e quindi una risorsa perfetta in quanto la curva di capacità attiva/reattiva è semicircolare.

Questo tipo di soluzione Higeco Energy già la sta applicando in alcune installazioni in Cile  e Centro America dove il PV viene usato anche per contribuire al bilanciamento della rete o magari della microgrid di impianto utilizzando la potenza reattiva e quindi regolando tensione e fattore di potenza.

E nel caso di una singola azienda che deve rifasare?

Anche in modo più ridotto, l’azienda, che deve rifasare ed ha un impianto fotovoltaico sul tetto, può farlo (almeno in parte) con la reattiva del fotovoltaico senza dover per questo ridurre o perdere la potenza attiva prodotta.

L’attività può essere svolta in orario notturno perché l’inverter assorbe potenza attiva dalla rete e la trasforma in potenza reattiva comportandosi con analogo principio ad un banco di rifasamento.

Grazie all’esperienza maturata in tal senso da Higeco Energy possiamo confermare che quasi tutti gli inverter commerciali negli ultimi 3-4 anni hanno questa funzione.

In questo modo ci possiamo prepara per tempo a gestire una risorsa che si incrementerà sempre di più nei prossimi anni e che ci permetterà di rinunciare al carbone migliorando l’ambiente!

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