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Emilia Romagna: contributi per le comunità energetiche rinnovabili

Si apre in data 09 febbraio 2023 con modalità a sportello il bando per incentivare lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Emilia-Romagna.

Sono stati stanziati 2 milioni di euro di contributi per il 2023 e con la pubblicazione della Dgr 5 dicembre 2022, n. 2151, la Giunta regionale emiliana ha pubblicato i criteri per la partecipazione al “Bando per il sostegno allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili“.

Le spese ammissibili sono:

  • il progetto di fattibilità tecnico-economico
  • le spese amministrative/legali funzionali
  • i costi generali per la definizione e gestione dei progetti

Beneficiari del bando sulle CER in Emilia Romagna

Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) dell’Emilia-Romagna, costituite in conformità con la normativa europea di riferimento e con le norme nazionali di recepimento.

La domanda di contributo può essere presentata dai clienti finali che possono essere membri di una CER, con la condizione che al momento della sua costituzione il richiedente faccia formalmente parte della Comunità.

Ricordiamo che le CER sono un soggetto giuridico autonomo il cui obiettivo è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari.

Ogni CER può produrre, consumare, immagazzinare e vendere l’energia rinnovabile; scambiare, all’interno della stessa comunità, l’energia rinnovabile prodotta dalle unità di produzione detenute dalla CER; accedere a tutti i mercati dell’energia elettrica tramite accordi di compravendita, direttamente o mediante aggregazione.

La CER si basa sulla partecipazione aperta e volontaria delle seguenti tipologie di azionisti o membri (che detengono su di essa il potere di controllo), situati nelle vicinanze degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che appartengono alla CER:

  • Persone fisiche;
  • PMI (la partecipazione alla CER non può essere attività commerciale/industriale principale);
  • Autorità locali, comprese le amministrazioni comunali;
  • Enti del Terzo settore;

Attività finanziate e costi ammissibili

Attività di progettazione e costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). La misura contribuisce a coprire i costi per la predisposizione degli studi di fattibilità e per la costituzione delle stesse CER.

Sono spese ammissibili:

  • A. Spese per il progetto di fattibilità tecnico-economico della CER;
  • B. Spese amministrative e legali funzionali alla costituzione della CER;
  • Costi generali per la definizione e gestione del progetto, nella misura del 5% della somma delle voci A e B (non soggetti a rendicontazione puntuale);

Quanto e come: intensità e massimo contributo erogabile

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili. Il contributo può essere aumentato del 10% se ricorre uno a più delle seguenti condizioni:

  • La comunità energetica è situata in aree montane ed interne della regione. Almeno uno degli impianti a servizio della Comunità deve essere ubicato nel territorio di uno dei comuni delle aree montane o delle aree interne dell’Emilia- Romagna;
  • Alla Comunità partecipano uno o più dei seguenti soggetti: (1) Soggetti economicamente svantaggiati (con ISEE fino a 15.000 euro); (2) Enti del terzo settore, enti proprietari e di gestione di alloggi di edilizia residenziale pubblica o sociale; (3) Enti locali che hanno approvato piani o strategie integrate di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, o che hanno messo a disposizione tetti degli edifici pubblici o aree pubbliche per realizzare gli impianti a servizio delle CER;
  • La comunità energetica realizza progetti di inclusione e solidarietà sociale, anche attraverso la collaborazione con gli enti locali e gli enti del terzo settore;

Il contributo non può in ogni caso superare l’importo massimo di 50.000 euro

Vincoli

La domanda si articola in due fasi:

  • Prima fase: il richiedente deve presentare domanda con una scheda di proposta progettuale e una stima dei costi, per prenotare il contributo;
  • Seconda fase: entro 12 mesi dalla data di approvazione dei progetti finanziabili, perfezionamento della domanda di contributo (con presentazione dello studio di fattibilità tecnico/economica e dell’atto costitutivo), ad avvenuta costituzione della CER.

L’assetto della CER che verrà a costituirsi al termine della fase di perfezionamento della domanda potrà discostarsi dal modello contenuto nella domanda di contributo, a fronte degli approfondimenti progettuali svolti nel frattempo.

Le spese devono essere effettivamente sostenute dal beneficiario (CER) o dal richiedente il contributo in qualità di futuro membro della CER. Le fatture dovranno essere pagate dal medesimo soggetto a cui è intestata la fattura.

Se le spese sono sostenute dal richiedente dovrà essere presentata anche la quietanza che dimostri la restituzione da parte della CER delle somme anticipate dal richiedente. Questi contributi non sono cumulabili, per le stesse spese e per i medesimi titoli di spesa, con altri contributi, incentivi e/o configurabili come aiuti di Stato e con altre agevolazioni pubbliche.

Procedura per l’erogazione

La rendicontazione delle spese deve essere presentata entro 2 mesi dalla concessione del contributo.

Retroattività

Ammessa: Le fatture devono essere emesse e pagate tra l’01/01/2023 e la data di presentazione della rendicontazione delle spese.

Aree di intervento

Tutto il territorio dell’Emilia Romagna

Documenti necessari alla presentazione

  • Documento d’identità del legale rappresentante/del richiedente; SPID/CNS/CIE del legale rappresentante/richiedente;
  • Visure camerali non antecedenti a 3 mesi di eventuali imprese partecipanti;
  • Numero e tipologia dei soggetti individuati come potenziali membri della futura CER;
  • Breve descrizione del progetto di costituzione della CER; Stima dei costi da sostenere (preventivi se disponibili);
  • Planimetria generale dalla quale siano rilevabili gli immobili e/o le aree su cui verranno realizzati gli impianti di energia da fonte rinnovabile e la cabina elettrica su cui insistono i punti di consumo e di produzione
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